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sabato 11 maggio 2013

Aggiornamento degli spostamenti - Vicissitudini venezuelane

Ebbene si, siamo di nuovo in Venezuela!!!
Che flash essere di nuovo qui!!!
Come spesso accade nelle esperienze di lunga durata, il tempo prende sembianze strane e non lineari. Da un lato ci sembra davvero una vita fa il nostro fulmineo passaggio attraverso il Venezuela dopo l'arrivo il 15 novembre 2012. Dall'altro pare quasi dietro l'angolo. Nel nostro caso questa sensazione è potenziata dall'avere l'andata e ritorno nello stesso luogo. Infatti siamo di nuovo in Venezuela perchè abbiamo il volo da Caracas il 15 Maggio, quindi tra esattamente 5 giorni.
Bene, son passati quasi 6 mesi dal nostro arrivo a Caracas. E' davvero difficile spiegarlo a parole, ma dopo un viaggio così siamo allo stesso tempo diversi e uguali. Son stai sei mesi intensi, davvero forti in molti momenti e soprattutto lunghi abbastanza da sembrare una vita.

In questo momento siamo a Santa Ana de Coro, un paesino coloniale sulla costa nord affacciato sui Caraibi e che ha l'unico deserto del Venezuela ad appena un chilometro a nord della città.
Domani per non farci mancare nulla andremo a visitarlo e vi sapremo dire!

Ma torniamo un attimo indietro per raccontare un pò meglio le ultime avventure/spostamenti.
Ecco un rapido riassunto dei passaggi ci hanno portato fino a qui. Dalle meravigliose isole San Blas siamo arrivati a Turbo in Colombia, poi da qui a Cartegena delle Indie, poi Santa Marta e prima di uscire dalla Colombia ci siamo fermati un paio di giorni al parco nazionale Tayrona. Partiti ieri dal parco, abbiamo salutato la Colombia arrivando direttamente qui a Santa Ana de Coro in Venezuela.

In questo periodo abbiamo vissuto quelli che crediamo i due peggiori viaggi di tutti i 6 mesi.

Il primo viaggio orribile è stato proprio nel ritorno dalle San Blas. La mattina eravamo partiti da Capurgana e in tre ore una lancia ci aveva portati a Turbo un paesino Colombiano davvero brutto, sporco e super incasinato. La cosa che più ci aveva colpito era stata l'acqua del porticciolo appena arrivati alla città. Era nera... ma nera... che pareva petrolio... e forse a questo punto lo era. Vedrete dalle foto, una cosa incredibile, mai vista in tutta la nostra vita!
Bene da questo bellissimo luogo, dopo tre ore di barca e due di attesa del bus che ogni mezz'ora ritardava l'ora della partenza, siamo partiti per Cartagena. C'era da cambiare bus a Monteria, una città nel mezzo della tratta... ed in realtà ne abbiamo dovuto cambiare uno in più... perchè ad un certo punto il pilota si ferma in uno spiazzo dicendo che il bus era in panne e ci avrebbe fatto montare in qualsiasi mezzo fosse passato di li a breve. E così è stato, tra l'altro pagato da loro, però dopo un'altra ora buona di attesa al lato della strada...
In 6 ore eravamo finalmente a Monteria, soltanto a metà per la nostra meta, Cartegena!! Appena entrati alla stazione dei bus ci accoglie un signore di una delle tante ditte trasporti esistenti e ci dice che sta patendo ora, e mettendoci fretta ci dice che è l'ultimo che possiamo prendere quel giorno. Noi gli chiediamo, vista l'ora e il viaggio di sei ore appena terminato, se durante il tragitto si sarebbe fermato per cena. Lui ci assicura di si e partiamo. Passano le ore e ovviamente non accenna a fermarsi... iniziamo a chiedere e come al solito alla maniera latino americana ci rispondono che si certo, si ferma tra poco... passa ancora il tempo e ancora nulla. Quando ad un certo punto sbottiamo, iniziano a prenderci in giro per poi dopo poco fermarsi in un distributore che ha un micro negozietto con quasi solo patatine in sacchetto e merendine... terribile!! Arriveremo a Cartagena a mezzanotte, dopo circa 14 ore di viaggio totali tra barca e tre autobus cambiati. Dai Caraibi tra Panama e Colombia a Cartagena delle Indie allucinati, stanchissimi e con lo stomaco rivoltato.

Il secondo viaggio orribile che crediamo sia il peggiore in assoluto sia per stress, stanchezza e assurdità dell'interminabile giornata è il seguente...
Questo ha inizio in quel del parco nazionale Tayrona dove siamo stati un paio di giorni e abbiamo goduto di una natura davvero incontaminata!
La mattina partiamo dal campeggio all'interno del parco con i cavalli. Infatti dal campeggio alla prima zona percorribile in auto c'è un sentiero di 4 km fangoso e con molti sali e scendi percorribile solo a piedi o a cavallo. Il servizio offerto è quindi anche per aiutare i turisti carichi di bagagli. Usciti dal parco aspettiamo un bus qualsiasi che passi in direzione Maicao, cioè la città di frontiera tra Colombia e Venezuela. Non ci sono orari e l'unica è aspettare. Per fortuna arriva abbastanza presto un bel bus moderno e comodo che ci porta diretti. Qui inizia la vera parte orribile del viaggio. Premettiamo che la giornata era iniziata alle 7.15 dopo la seconda notte dormita male in amaca... svegliati presto per poi partire coi tempi latino americani un'ora e mezza più tardi col cavallo e una colazione striminzita di thè e barretta triste. Arriviamo quindi a Maicao pieni di fame e già stanchi. La meta del giorno per guadagnare tempo era riuscire ad arrivare diretti qui a Coro, visto che nessuna tappa intermedia era consigliata per passare la notte perchè tutte un pò pericolosette, specialmente Maracaibo!! (mare forza noveeee... zan zan!)
Appena scesi dal bus al terminal di Maicao veniamo assaliti dal solito coro di almeno 10 tipi che ognuno ci urla: Maracaibo! Maracaibo! che per esperienza è meglio ignorare e uscire rapidamente dalla zona degli autobus parcheggiati. Qui in America Latina funziona così, se hai uno zaino e ti muovi nel terminal per i cacchi tuoi senza chiedere nulla a nessuno NON PUOI stare in pace un minuto, hai cori che ti seguono e ti propongono tratte, prezzi, spesso diverse persone di agenzie diverse allo stesso momento che ti dicono "no vieni con me" "no meglio con me". Davvero da mettere alla prova la pazienza!
Bene, entriamo nel terminal per cercare di mangiare qualcosa e vediamo una sfilza di comedores cioè ristorantini tipici. E qui inizia l'assurdità massima. Ci basterebbe del riso, del formaggio e dell'uovo o una qualsiasi combinazione di questi elementi... in pratica le basi alimentari di TUTTA l'America Latina...pare però di essere in un altro pianeta... e pure queste basi ci vengono portate via.
- "Salve! Avete uova, riso, formaggio??" Passano alcuni secondi di silenzio e stupore, e arriva la risposta:
- "Nooo, abbiamo carne, petto di pollo, pollo fritto...ecc"
- "Ma come un uovo non ce l'avete? "
- "Noooo quelli li facciamo solo la mattina, il pomeriggio solo carne!!" - 
- "Ma neppure un pò di riso?"
- "Noooo abbiamo carne, petto di pollo, pollo fritto" (sempre come dire, abbiamo carne....e poi a parte la carne abbiamo pollo, pollo fritto ecc...)
ASSURDO!!! Proviamo disperatamente tutti i localini, tutti restano sconvolti al nostro affermare che non mangiamo carne, tutti atterriti e confusi ci guardano con gli occhi spenti e bloccati. Ma come, noi che per quasi sei mesi abbiamo mangiato uova/formaggio/riso ora è troppo difficile immaginare di cucinare un uovo solo perchè questo lo fanno di mattina? Davvero frustrante! Fuori dal terminal troviamo un'altra serie di baracchini, cioè tetto in lamiera, pavimento in terra, due pentole e un fornello, dove abbiamo più fortuna. Dopo altri tentativi a vuoto, la signora di uno di questi baracchini dice che si, non c'è problema!! Mi chiede dove siamo e dopo 10 minuti esatti si presenta con piattini usa e getta e con dentro riso, banana fritta, insalata e due uova sode....E CI VOLEVA TANTO?????
Ma non finisce qui!! Nel frattempo mentre chiedevamo a tutti i ristoranti e più tardi mentre mangiavamo, ci tarmavano due tizi per proporci il viaggio fino a Maracaibo con quel fare descritto poco sopra. Una volta mangiato torniamo a trovarli e una volta accordati ci portano al mezzo. Era ovvio per noi che fosse un bus, comodo, spazioso... mai illusione fu più vana!! Era una vecchia macchina americana degli anni '70 tanto enorme fuori quanto stretta e scomodissima dentro... davvero inutile!! Ormai per natura sempre sospettosi e cauti mettiamo i ragazzotti e il pilota in stand-by e ci aggiriamo per il terminal per verificare se davvero non ci fossero bus... nada, niente da fare!! Partiamo tutti un pò schiacciati in sei compreso il pilota. Costui in particolare era una persona così odiosa, scorbutica e incapace di comunicare che c'è voluta tutta la pazienza del mondo per non prenderlo a schiaffi per tutto il viaggio!! Passiamo in fretta e furia per gli uffici doganali per timbrarci fuori dalla Colombia ed entrare in Venezuela (i nostri passaporti ormai sono un puzzle di timbrini...) e quasi decidiamo di iniziare la sessione di schiaffi al pilota che ci mette ansia farfugliando che gli chiudono le porte della strada...????? BOOHHH
Arriviamo senza soste in tre ore e passa a Maracaibo (...zà zààà)!!!! Il pilota tenta clamorosamente di fregarci approfittando del cambio con i Bolivares cioè la moneta Venezuelana, noi gli diamo il benservito e gli auguriamo tante buone cose. Crediamo di aver concluso il viaggio peggiore ma ancora non sappiamo cosa ci attenderà!! Son le 19 e cerchiamo un passaggio per Coro però pare che non ci siano più bus a quest'ora. L'unico mezzo è... ... LA SCOMODA MACCHINA AMERICANA!! L'unico lato positivo è che pare sia la più sicura, essendo più frequente l'assalto a bus di sera/notte e mai alle auto. Il viaggio inizia davvero male, con una bocchetta dell'aria condizionata che era praticamente un grosso buco perchè le alette erano rotte. Questa sparava aria CONGELATA direttamente in faccia ad Alessandro, il quale se non ci avesse messo sopra una specie di zerbino che era sopra al cruscotto, avrebbe avuto una nevralgia da cavallo nel giro di un'ora, figuriamoci tre ore di viaggio!!!
Ovviamente il pilota, vero esempio di cortesia e buon servizio non gli è piaciuta la mossa di Alessandro. Inizia a lamentarsi del fatto che le bocchette le rompono sempre i passeggeri, Ale gli fa notare che è inutile che si lamenti e che casomai dovrebbe lui aggiustare le bocchette. Entrambi iniziamo ad avere freddo, ma davvero freddo, da mettersi la felpa!! Chiediamo se può abbassare e fa finta di nulla farfugliando. Chiediamo di nuovo e mettendo il broncio spegne tutto e abbassa del tutto i finestrini!! MIIII ma una via di mezzo noooo? La parte migliore arriva quando facciamo una breve pausa e una volta rimontati aveva riacceso l'aria condizionata e rimesso a posto lo zerbino che bloccava la bocchetta...come nulla fosse!!! Noi gli ri-chiediamo se può abbassare e di nuovo dopo il farfuglio si arrabbia e abbassa i finestrini. E per fortuna che ti pago, sennò come mi trattavi?? Ormai non ci credevamo più, non volevamo crederci all'assurdità della giornata! Ovviamente non c'è due senza tre... il taxista finale! Quel taxista che ci ha portato dal terminal a una posada (secondo lui la più economica, in realtà assolutamente no!), con il quale avevamo concordato una tariffa precisa. Succede che gli chiediamo se era possibile vederne un'altra che si trova ad un isolato di distanza, lui ci porta, questa posada però è chiusa. Non ci sono molte possibilità, dobbiamo accettare la prima. Al momento di pagare, il simpaticone cosa fa? Raddoppia la cifra concordata!! Solo perchè ha fatto il giro dell'isolato! Gli rispondiamo che se lo scordi e lo salutiamo augurando anche a lui un bel carico di buone cose.
Tutto questo per finire in bellezza questa splendida giornata venezuelana a Mezzanotte!

1 commento:

  1. Quante Avventure e che Avventure . . . . . . . .
    Il Vostro nome IREALE è veramente appropriato per queste situazioni IRREALI ! ! !
    Siamo senza parole . . . . . .
    Vi aspettiamoooooooo ! ! ! FLY IREALE FLY . . . . .

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