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domenica 12 maggio 2013

Foto arretrate: Le meravigliose Isole San Blas, in barca tra Panama e Colombia

Oggi vi vogliamo parlare del piccolo viaggio nel Viaggio per passare da Panama alla Colombia. Come forse già sapete, tra questi due Stati confinanti non esistono strade che possano collegarli: c'è pura selva e guerilleros... nemmeno la polizia osa entrare in questa zona! Quindi per chi vuole superare il famoso Darien Gap esistono due possibilità: o il volo, o l'attraversamento via barca. E noi ovviamente abbiamo scelto il secondo! Grazie al nostro amico canadese Roberto, abbiamo conosciuto una piccola impresa chiamata "Darien Gapster" che organizza in maniera economica quest'attraversata in tre notti e quattro giorni con alloggio e vitto compresi, passando e dormendo in diverse isole dell'arcipelago delle San Blas nei Caraibi. L'arcipelago è formato da 350 isole, micro atolli, alcune di queste abitate ed organizzate.
Come avevamo già spiegato in precedenza, la popolazione panamense è costituita anche da diversi gruppi indigeni. Il più famoso è appunto il popolo Kuna, abitanti delle isole Kuna Yala (le San Blas). Questo viaggio comprende quindi varie sfacettatture davvero molto interessanti e meravigliose!
Degno di nota è l'incipit di quest'avventura. Il programma era: pick-up alle ore 5.30 del mattino presso l'ostello, un'ora circa di strada per arrivare a Carti e partenza con la lancia. Bene, il programma sembrava perfetto ma la realtà è stata un pochino diversa! Diciamo che ci aspettavamo qualcuno che ci desse il benvenuto e che ci dicesse "Ciao! Siamo la ditta Darien Gapster, benvenuti! Ora di quì, faremo così, ecc" Invece per quasi l'intera mattinata, un'ombra di confusione ed incertezza è caduta su di noi! Abbiamo scoperto che c'erano tante altre agenzie con altrettanti ragazzi prenotati che partivano alla stessa ora, ma arrivati al molo non c'era nessuno ad attendere noi. L'autista, che non faceva parte della ditta, non sapeva quasi nulla, anzi, ci ha fatto passare delle ore interessanti. In pratica ha sbagliato due volte il molo di partenza... il che vuol dire che sette persone scaricano tutti i bagagli, aspettano un'ora, poi lui ci dice di caricare di nuovo tutto e che dobbiamo andare ad un altro molo. E lì ci viene detto che no, era giusto il primo! E va beeneee, per fortuna che si parlava di organizzazione eh! C'è chi dice che bisogna tornare al primo, chi suppone che no, questo è giusto... In questo molo finalmente vediamo gli altri ragazzi della nostra stessa barca ed iniziamo a fare amicizia.
E' quì in questo momento di caos e di smonamento assoluto che vediamo arrivare il nostro capitano Marco e il suo aiutante volontario australiano Mikey, finalmente! Dopo varie discussioni se partire da quel molo o no, con solo tre ore di ritardo, partiamo! La barca è una lancia di legno abbastanza capiente da accogliere 17 persone, tutti seduti viscini viscini. E' coperta da un telo per proteggere dal sole ma soprattutto dal mare... cosa che scopriremo bene nel corso del viaggio! Comunque c'è un vano sicuro dove mettere le valigie grandi che non si potranno più toccare durante i giorni per motivi di praticità... ognuno ha un suo zainetto con le poche cose che servono.  Dunque... siamo partiti! Il mare dei Caraibi in questo periodo non è così mosso ma diciamo, si fa sentire! Ci sono stati diversi momenti di perplessità generale, del tipo "o mio diooo, volooo!" Però poi ci si abitua e diventa pure divertente! (A parte qualche vomitatina di alcune ragazze!!)
Il gruppo è bello omogeneo. Siamo da tutto il mondo: Francia, Stati Uniti, Inghilterra, Olanda, Germania, Slovenia, Norvegia ed Australia! Tutti pronti e sintonizzati a prendere il massimo da questa situazione!! Yuhuu!
Beh il programma dei giorni è mooolto stressante... appendere l'amaca a due palme, bere un cocco, fare il bagno in un mare da sogno e ritornare all'amaca! Eheheh! Come massimo, fare snorkeling e vedere fondali e pesciolini carinissimi! Ogni giorno ci siamo spostati in un'isola diversa, trascorrendo solo due/tre orette in barca. 
Il programma vero e proprio è stato questo:
- Primo giorno: spostamento alla prima isola abitata, un piccolo villaggio di pescatori dove abbiamo avuto i primi contatti con i Kuna... e abbiamo giocato tutta la sera con i bimbi!
- Secondo giorno: ci muoviamo verso due isole: la prima per poche ore per fare snorkeling, la seconda è un'isola disabitata e dormiamo lì in amaca! In realtà quattro notti su quattro dormiremo in amaca!!
- Terzo giorno: ci muoviamo verso Nuova Calidonia, un'isola grande con un grande villaggio ben organizzato.
- Quarto giorno: arrivo a La Miel, sempre a Panama, nella terraferma, ma vicino alla frontiera. Passaggio alla frontiera, in direzione dell'ostello in costruzione di Marco, il comandante che ci ospita.

  • Eccoci bellibelli al secondo molo ad aspettare per un'ora che qualcuno ci dica qualcosa del nostro destino...


  • Ed ecco che quando le speranze erano evaporate e le eliche stavano iniziando a girare...appare la barca al molo!!
  • E...finalmente si partee!!! Pronti per la giostra?? 
  • Un bello scorcio della pima isola, dove abbiamo solo pranzato. Due scolarette in divisa attraversano la cittadina per tornare a casa..
  • E noi per andare nella zona verde dove pranziamo dobbiamo attraversare...una pista di decollo!! Si perchè c'è un piccolo aeroporto sull'isola!!
  • Uno scorcio del paesino
  • Piccolissimoooooooooooooo!!
  • Ed eccoci sulla seconda isola a cenare tutti assieme!! Che bella tavolata!
  • Per questa prima notte i Kuna ci hanno lasciato la loro sala per le cerimonie dove dove abbiamo potuto attaccare tutte le amache!
  • Ed ora una serie di fotine subacquee dalla terza isola... con la gentile collaborazione della Nikon AW100 annegata e danneggiata e ora misteriosamente risorta...














  • Qui invece siamo in giostra... ehm... in barca!! C'è un pò diumidità nell'aria... entra acqua dappertutto anche dal telo soprastante! Ogni spostamento era una doccia salata!!
Ecco quì un bel video rappresentativo (è senza audio...): http://youtu.be/NNtisSgu4ag



  • Ecco il capitano Marco in azione!!
  • Noi due che eravamo in ultima fila siamo scappati quando due ragazze hanno iniziato a vomitare anche per lasciare loro più spazio..ovviamente solo dopo aver prestato soccorso!!
  • Questa è stata la seconda notte questa volta nell'isola deserta. Quel palo centrale dove sono attaccate tutte le amache era davvero poco stabile. In teoria saremmo dovuti andare a letto tutti allo stesso momento e nessuno avrebbe potuto alzarsi senza gli altri....questa cosa come testimonia il palo non è mai successa!!
  • E col calare del sole inizia il falò!!


  • Ecco alcuni dei ragazzi!!
  • Ed oraaaaaa, i marshmellows arrostiti sul fuoco!! Non potevano mancare!!!

  • Qualche scorcio dell'isoletta deserta!!





  • Qui siamo a Nuova Calidonia, un isola abitata da circa 1000 persone, molto organizzata e che somiglia davvero poco alle isole come quella qui sopra. Nella foto si vede uno dei tanto bagni che sono costruiti su palafitte un pò fuori dal perimetro dell'isola. Il funzionamente del bagno lo potete vedere nella prossima foto...
  • ... Un semplice buco sul legno che da sull'acqua... la forma di un water... nulla di più semplice!!!!
  • Qui siamo a La Miel, nell'ostello in costruzione del Capitano Marco. In questi due giorni è nata tra tutti noi una sinergia interessante, ognuno portava le sue abilità e le metteva al servizio di tutto...per un pò siamo sembrati quasi un comunità!

  • Paguuurooo!!! Di solito son piccini piccini ma questo qui è quasi grande come un mano!!
  • Ranettaaa!!! Era pieno li attorno, da rischiare di pestarle!!
  • Marco installa un pannello solare su una palma a fianco alla struttura. Con questa manterrà cariche due batterie da automobile le quali daranno energia all'impianto stereo e alle luci.



  • Marci ci ha invitato a rimanere quanti giorni volevamo, in cambio di un aiuto a mantenere pulita la spiaggia.Noi ahimé eravamo di fretta, la Colombia ci aspettava, inevce alcuni ragazzi sono rimasti e si sono messi subito all'opera.
  • La stoicità di una palma..che con tutto lo spazio libero nasce sopra ad una roccia!!

Dopo una notte d'obbligo a Capurgana, considerata una delle gemme tra le spiagge colombiane, il giorno dopo prendiamo la lancia che ci porterà a Turbo in tre ore. Strano ma vero, questo viaggio è stato completamente asciutto, da non crederci! Quello a cui non riuscivamo a credere anche è la vista del porticciolo di Turbo...
  • Notate l'acqua... sembra completamente nera, ma è solo un riflesso vero??
  •  Noo non lo è!! Sembra petrolio!!

2 commenti:

  1. . . . . ne avete visto di tutti i COLORI ma vi mancava il NERO petrolio ! ! !

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  2. Ma quanto è carina la stella marina ! ho notato che ha un bellissimo disegno caleidoscopio

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