Dopo il bel racconto della giornata di
ieri all'università, torniamo al presente tirando fuori alcune
emozioni che stanno iniziando ad addensarsi.
Ore 15.00. Siamo a casa di Adrian. E'
impossibile non guardasi attorno stupiti dell'essere qui, in fondo è
proprio in questa casa e in questo soggiorno che tutto è iniziato 6
mesi fa.
Abbiamo tempo da perdere aspettando
l'ora di muoverci verso l'aeroporto.. anche troppo forse come sempre
succede in queste situazioni di confine, e come sempre ci troviamo in
una nuvola di pensieri, ricordi, proiezioni del futuro prossimo e del
ritorno a casa. Dopo 6 mesi letteralmente volati, chilometri macinati
e esperienze divorate pare che questi ultimi due giorni siano
infiniti e non debbano passare mai. Tuttavia come spesso accade con
esperienze lunghe, quando si concludono pare quasi siano avvenute
solo nella nostra mente. Beh, in particolare questo sarà più vero
quando metteremo piede in Italia e ritroveremo tutto ciò che
conosciamo li dov'è sempre rimasto come nulla fosse accaduto. Anche
qui però a casa di Adrian l'effetto è davvero forte. L'esperienza
che abbiamo fatto ci ha cambiati, non sappiamo ancora come e quanto,
ma di certo lo ha fatto scavandoci dentro e rimescolando tutto. Qui
da questa parte di mondo tutto o quasi è diverso da ciò che
conoscevamo, e questo accettare, vivere e imparare a gestire delle
novità così grandi e a spesso forti ti scardinano la mente
letteralmente. A volte la sensazione è stata come di aprire il
cranio, buttare dentro le nuove realtà chiudere e shakerare per
bene. Noi poi ci siamo sempre ficcati in situazioni e realtà che il
turismo sempre evita, e cerca piuttosto una realtà lucidata e
vestita a festa magari pero con un tocco di finta-tradizione per
allietare il turista e gli fa credere di assistere alla VERITÀ .
Questo nostro evitare i percorsi comuni ci ha obbligato a tenere gli
occhi aperti di fronte a realtà e situazioni che non si vorrebbe
vedere, che nel bene o nel male ti spostano il centro di gravità,
mettono in discussione tante certezze e creano nuovi dubbi. Ottimo
quindi, nuovi dubbi!!?? Si beh, perchè un viaggio così può darti
tante nuove piccole abilità, una maggior sicurezza in te stesso, ma
di certo non ti da risposte anzi infinite domande!! Ciò che ti
scardina soprattutto sono le certezze ben salde, i punti di
riferimento costruiti dal proprio contesto sociale, dalla propria
insicurezza e tutto questo lasciando spazio ad una relatività ancora
più relativa.
Il ritorno da un viaggio del genere non
è mai facile, soprattutto nel sapere cosa dire agli amici, ai
parenti, a chi è curioso di capire in due parole sbrigativamente
com'è andato il viaggio e ai quali noi vorremmo poter far capire ciò
che abbiamo vissuto qui. Un viaggio così non sono solo foto, eventi,
racconti. Un viaggio così purtroppo non è trasmissibile a parole,
ci vuole tutta la pazienza e la buona volontà di chi chiede per
tentare di solo di immaginare lo scarto di coscienza che ti fa fare.
E l'unica modo per capirlo davvero è fare l'esperienza sulla propria
pelle. Solo con chi l'ha fatta di persona basteranno 2 parole o forse
un solo sguardo per trasmettere lo stesso senso di disorientamento e
apertura di coscienza che se ne ricava. Questa vuol anche essere una
specie di testimonianza, da chi come noi umilmente si è messo in
cammino al di fuori delle strade principali e si è messo a camminare
in quelle secondarie con tutte le scomodità e difficoltà che
possono avere e che ti portano in luoghi sconosciuti. Davvero
crediamo che chiunque dovrebbe fare delle esperienze come queste,
totalmente al di fuori del proprio contesto, completamente sradicati
dalla propria realtà quotidiana. Accettando che alla fine un vero
giudizio sul mondo, sulle culture e società è difficile, saccente e
forse poco furbo, perchè ad una coscienza attenta sarà subito
chiaro che quella certezza incrollabile e giudizio spietato è solo
frutto di tanta insicurezza. Certo in questi mesi molte volte ci
siamo arrabbiati, indignati e sconvolti per quello che abbiamo visto
giudicando a nostra volta, per certe condizioni umane a volte
incomprensibili e altre indotte e vittime di meccanismi più grandi.
Ciò però che sappiamo è che abbiamo
ancora tanta strada da fare prima di poter capire certe cose, e che
in tutto ci vuole una gran sana dose di dubbio che ti porta a
condurre quel circolo virtuoso del conoscere.
La verità che fa male è che noi nel
nostro caro occidente, siamo così lontani dal mondo e conosciamo
solo ciò di cui facciamo esperienza quotidianamente e passivamente e
che spesso è limitato al nostro paese o addirittura città. C'è da
fare uno sforzo e uscire dai confini delle nostre menti per scoprire
che il mondo è davvero un luogo così complicato e allo stesso tempo
meraviglioso, e che sappiamo davvero così poco di molte cose e
parliamo davvero così troppo sicuri di tutto.
Si cresce, si fa esperienza, si sbaglia
e si torna spesso indietro sui propri passi. Il viaggio è la
metafora della vita. Come dice un detto saggio, la vita è un Viaggio
non una destinazione!!!
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